sabato 8 settembre 2007

Mucho Mojo

Mucho Mojo, recentemente ripubblicato da Mondadori (dalla dicitura in copertina sembra anche sotto richiesta dei fan bloggers), è sicuramente uno dei migliori romanzi della serie con protagonisti Hap e Leonard. Solo l'episodio del 'cercatore di dentiera' ne giustifica pienamente la fama ed il successo. Lansdale è scrittore anche 'di quantità', ma sono libri come questo che ne hanno creato, a ragione, il mito anche in Italia. Come spesso accade nella serie dei due 'non detective' o 'detective perché costretti dal destino', il libro è diviso in due parti: la prima interlocutoria e più divertente, dove vengono presentati i fatti e i personaggi; e la seconda dove viene rivelato l'Orrore, con la O maiuscola, quello dovuto l'unico Vero demonio/mostro esistente in questo mondo, i.e., l'essere umano e dove i nostri antieroi affrontano questo orrore con i propri 'umani troppo umani' mezzi. Come accennato la forza del racconto non sta nel plot, alquanto lineare e prevedibile, ma nella scrittura di razza dell'autore sia per la scelta di metafore alquanto originali e azzeccate: ad esempio, per descrivereil rapporto fra due presunti pedofili afferma che 'si sono piaciuti come la merda piace alle mosche' (non penso si possa trovare metafora più azzeccata ed a proposito!); sia per le situazioni al limite del grottesco ma con l'impronta di 'marcio reale' che ne non fanno scadere il tutto nella farsa. Lansdale in breve è uno scrittore 'sincero' nel senso che non 'inganna' il lettore con citazioni a profluvio e poca sostanza, ma narra la sua storia senza divagazioni egotiche in mdo tale che il lettore, aiutato anche dalla lunghezza dei capitoli, sapientemente e volutamente mantenuti brevi, non riesca a smettere di leggere fino alla fine del romanzo. Ed è probabilmente questo il significato di Mojo-scrittura che viene attribuito allo stile dell'autore proprio per questo stupendo romanzo.